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Catechesi
Campo Estivo 2021 – Gruppo 12/13

Campo Estivo 2021 – Gruppo 12/13

Parola d’ordine “Acqua”

CHI L’HA DETTO CHE IN MONTAGNA PIOVE SEMPRE AL
POMERIGGIO???

Così inizia l’avventura del gruppo 12-13 in quel di Nevegal (BL), uno squadrone di 58 persone tra
ragazzi ed educatori, alla ricerca di un semplice pomeriggio di sole.
Tutto ha inizio con la degustazione di un ottimo pranzo al sacco (per fortuna al sole) a cui è
seguita, dopo una grande attesa, la sistemazione nelle camere.


Ecco il momento tanto atteso dai ragazzi: il lancio del tema del campo, fatto attraverso la visione
di un pezzo del film “Tomorrowland” (il mondo di domani) che ci ha accompagnati un po’ alla volta
tutti i giorni; ci attende poi il gioco per la divisione nelle 6 squadre che si alterneranno nei servizi di
utilità comune e che verranno utilizzate anche per i giochi.


Non sono poi mancati i momenti di riflessione (a volte divisi per fascia d’età o per squadra) che
attraverso il vangelo e il film, ci hanno aiutati a condividere i nostri pensieri e a capire come
poterci migliorare per essere davvero protagonisti della nostra vita…“la più piccola delle azioni può
cambiare il futuro”; “… perché io? perché tu sei speciale! “.
Sempre alla ricerca di un raggio di sole, siamo partiti il lunedì verso la malga Toront e il mercoledì
per il col Visentin ma entrambe le volte sulla via del ritorno fortunatamente, il sole si è stancato di
noi e ci ha abbandonati e siamo stati “leggermente bagnati” dalla pioggia (zuppi d’acqua dalla
testa ai piedi).


E’ il turno del venerdì mattina, con tanta attesa e speranza, ci siamo messi in cammino, di buona
lena, alla volta del rifugio e lago Coldai, una grande fatica ripagata da un panorama mozzafiato e
finalmente una tanto agognata GIORNATA INTERA DI SOLE!
Non sono mancate le messe di inizio campo e quella conclusiva, una mattinata dedicata (per chi lo
desiderava) alle confessioni, che hanno dato “più colore” a ciò che vivevamo e ci ha permesso di
ringraziare per tutti i doni che abbiamo ricevuto e che riceviamo ogni giorno.
Le serate invece erano organizzate, a turno, dalle varie squadre con giochi e canti da fare insieme.
Che dire invece degli educatori? (e qui sarebbe interessante chiedere ai ragazzi…) certamente
qualcuno un po’ più “vecchio” e tante brave “giovani leve” tra cui però c’è subito stato un bel
feeling e spirito di squadra fondamentali per fare un campo: chi ha messo in gioco l’esperienza e
chi la freschezza fisica, la voglia di fare e le idee nuove.


Un grazie va a don Pietro e a don Emanuele che ci hanno accompagnato in questa avventura
rendendola possibile nonostante ancora la pandemia non ci abbia abbandonati… dopo un anno
molto difficile per tutti, ragazzi ed educatori, proprio in questa settimana abbiamo potuto
riassaporare il vero senso dell’essere gruppo e comunità che insieme prega,
condivide e si aiuta reciprocamente.


Non è certamente stato facile gestire il tutto e fare molta più attenzione del solito e ci hanno
anche chiesto: “ma ne vale la pena fare tutta questa fatica…forse???”
Un vecchio canto da campo diceva così: “mattone su mattone viene su la grande casa, che fatica,
che fatica che si fa! Perché? Mattone su mattone viene su la grande casa, è il Signore che ci vuole
abitar con te”…noi abbiamo provato, in questi 7 giorni, tutti insieme, a mettere i nostri piccoli
mattoni!

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