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Unzione degli infermi

La Santa Comunione viene portata dai ministri straordinari dell’Eucaristia ogni prima domenica del mese

Confessioni e l’Unzione degli infermi
Visite periodiche del sacerdonte:
in Avvento;
in occasione della Giornata Mondiale del Malato in febbraio;
a Pasqua;
prima della festa della Beata Vergine dei Sette dolori in settembre.

Inoltre i sacerdoti visitano gli infermi su richiesta.

Le Suore del Cottolengo accompagnano tutti gli ammalati e persone anziane con le loro visite, i colloqui e le preghiere.


Catechesi

1499-1502

Nell' Antico Testamento l'uomo durante la malattia sperimenta il proprio limite, e nello stesso tempo percepisce che la malattia è legata, in modo misterioso, al peccato. I profeti hanno intuito che essa poteva avere anche un valore redentivo per i peccati propri e altrui. Così la malattia era vissuta di fronte a Dio, dal quale l'uomo implorava la guarigione.

1503-1505

La compassione di Gesù verso gli ammalati e le sue numerose guarigioni di infermi sono un chiaro segno che con lui è venuto il Regno di Dio e quindi la vittoria sul peccato, sulla sofferenza e sulla morte. Con la sua passione e morte, egli dà nuovo senso alla sofferenza, la quale, se unita alla sua, può diventare mezzo di purificazione e di salvezza per noi e per gli altri.

1506-1513; 1526-1527

La Chiesa, avendo ricevuto dal Signore l'imperativo di guarire gli infermi, si impegna ad attuarlo con le cure verso i malati, accompagnate da preghiere di intercessione. Essa soprattutto possiede un Sacramento specifico in favore degli infermi, istituito da Cristo stesso e attestato da san Giacomo: «Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio nel nome del Signore» (Gc 5,14-15).

1514-1515; 1528-1529

Lo può ricevere il fedele, che comincia a trovarsi in pericolo di morte per malattia o vecchiaia. Lo stesso fedele lo può ricevere anche altre volte, quando si verifica un aggravarsi della malattia oppure quando gli capita un'altra malattia grave. La celebrazione di questo Sacramento deve essere possibilmente preceduta dalla confessione individuale del malato.

 

1516; 1530

Esso può essere amministrato solo dai sacerdoti (Vescovi o presbiteri).

1517-1519; 1531

La celebrazione di questo Sacramento consiste essenzialmente nell' Unzione con l'olio, benedetto possibilmente dal Vescovo, sulla fronte e sulle mani del malato (nel rito romano, o anche su altre parti del corpo in altri riti), accompagnata dalla preghiera del sacerdote, che implora la grazia speciale di questo Sacramento.

1520-1523; 1532

Esso conferisce una grazia particolare, che unisce più intimamente il malato alla Passione di Cristo, per il suo bene e per quello di tutta la Chiesa, donandogli conforto, pace, coraggio, e anche il perdono dei peccati, se il malato non ha potuto confessarsi. Questo Sacramento consente talvolta, se Dio lo vuole, anche il recupero della salute fisica. In ogni caso, questa Unzione prepara il malato al passaggio nella Casa del Padre.

1524-1525

È l'Eucaristia ricevuta da coloro che stanno per lasciare la vita terrena e si preparano al passaggio alla vita eterna. Ricevuta al momento del passaggio da questo mondo al Padre, la Comunione al Corpo e al Sangue di Cristo morto e risorto è seme di vita eterna e potenza di risurrezione.

di più:
Catechismo della Chiesa Cattolica
Titolo V.  Il Sacramento Dell’unzione Degli Infermi
Capitolo I.  La Celebrazione Del Sacramento
Capitolo II.  Il Ministro Dell’unzione Degli Infermi
Capitolo III.  A Chi Va Conferita L’unzione Degli Infermi